Abruzzo, Galizia e Rampin: “Massima determinazione per catturare gli uccisori di orsi”

L’Aquila – Sale a cinque il drammatico bilancio degli orsi trovati morti nelle ultime due settimane all’interno del Parco Nazionale dell’Abruzzo. In oltre, l’uccisione che si è consumata nel Parco annovera anche due lupi e una capretta, usata come esca avvelenata. “Quello che è accaduto – dichiara Massimo Rampin Responsabile ufficio ‘Parchi Nazionali’ di ‘Fronte Verde’ – non deve rimanere una giusta, ma estemporanea indignazione, pronta a tornare nel dimenticatoio, ma deve trasformarsi in azione di difesa sul territorio, per evitare che altri misfatti del genere si ripetano. Infatti, nella Marsica e in altre aree dell’Appennino da anni ormai si susseguono avvelenamenti che colpiscono sia la fauna selvatica che animali domestici e di compagnia.” Intanto 70 agenti della task force interforze composta dal Servizio Sorveglianza del Parco e Corpo Forestale dello Stato, sono alla caccia degli assassini degli orsi, anche per evitare che ne vengano avvelenati degli altri. “Non ci sono parole per definire l’infamante mattanza di orsi avvenuta al Parco d’Abruzzo ad opera di delinquenti bracconieri, chiediamo la massima determinazione per stroncare questi atti ignobili” è quanto dichiara il Presidente Nazionale di ‘Fronte Verde’ Vincenzo Galizia.

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