Roma – Dal 1 gennaio è entrato in vigore il decreto che vieta l’utilizzo dei sacchetti di plastica in negozi e supermercati. «Il provvedimento non tiene conto di un fattore: i costi elevati dei sacchetti biodegradabili. Si parla ovviamente di decine di centesimi (dai 10 ai 20) che però nella spesa quotidiana possono gravare non poco sulle tasche delle famiglie», dichiara Gennaro Casillo Vice-presidente nazionale del Fronte Verde Ecologisti Indipendenti che continua il suo intervento:«Come succede ormai da tempo, soprattutto nella grande distribuzione, il sacchetto ha un suo costo per il consumatore ma, mentre per i sacchetti di plastica le cifre andavano dal centesimo ai cinque (in qualche caso erano anche gratis), per le buste biologiche si sale del 100% o più. I negozianti offrono soluzioni diverse: c’è chi comincerà a far pagare la busta e chi ritoccherà i prezzi. A farne le spese, come sempre, sono solo i consumatori che nel periodo di “doppia circolazione” dei sacchetti preferivano quelli più economici in plastica. Noi del ‘Fronte Verde’ proponiamo che ci sia un incentivo al riutilizzo del sacchetto, proponiamo perciò un “eco-incentivo” per i negozianti sui sacchetti biodegradabili, che renderebbe la nuova norma più accettabile per i consumatori ed il passaggio di sacchetto completamente indolore. Anche così può realizzarsi lo sviluppo sostenibile» conclude la nota di Casillo.
Buste di plastica addio? Fronte Verde: “Eco-incentivi per i negozianti”
